
Al lavoro in studio Sidibé ha sempre accompagnato quello on the road, raccontando come una sorta di paparazzo nostrano la dolce vita notturna (ma non solo quella) nella capitale africana. E la mostra, a cura di Laura Serani e Laura Incardona, propone una cinquantina di immagini divise equamente fra questi due poli della produzione di Sidibé. Abbiamo così le foto Anni 70 di gruppi di persone, famiglie, amici, fidanzati, squadre di calcio che si presentavano nel suo studio per essere fotografati. La cosa che balza agli occhi è che l’essere fotografati è per queste persone un momento importante, c’è forse il retaggio della superstizione ancestrale secondo la quale in qualche modo con uno scatto ti catturano l’anima.
Divertenti sono invece le immagini delle feste, che ricordano molto (anche per gli abiti occidentaleggianti) quelle che si facevano da noi ai tempi del liceo, con il giradischi e le ragazze che ballano il twist. Fumare è quasi un atto di affermazione sociale e c’è chi non si accontenta della sigaretta e sfoggia la pipa. Ma forse le immagini che più colpiscono sono quelle donne di schiena che le curatrici hanno appeso alle pareti dello studio, lì la composizione formale ti fa capire lo «sguardo sottile» del fotografo africano.
SIDIBÉ, LA VIE EN ROSE
REGGIO EMILIA, COLL. MARAMOTTI
FINO AL 31 LUGLIO
Nessun commento:
Posta un commento