martedì 13 aprile 2010

Acquaforte





Rembrandt Harmenszoon Van Rijn
Dottor Faust (L'avvertimento divino), 1652
tecnica: acquaforte




Le tecniche calcografiche, permettono di ottenere più copie di stampa da una stessa matrice: una lastra generalmente di rame o di zinco, su cui viene spalmata, nel caso dell'acquaforte, una vernice grassa. Una volta asciugata, si esegue il disegno con punte più o meno sottili, con le quali si intacca la vernice. A disegno ultimato, si immerge la lastra in un bagno di acido nitrico ("acquaforte" è il nome antico di tale acido da cui questa tecnica ha preso il nome) che "morde", ossia, corrode, il metallo soltanto nelle zone in cui la vernice è stata tolta dalla punta, mentre il resto della lastra rimane intatto. Si provvede quindi a rimuovere la vernice rimasta sulla lastra e ad inchiostrare quest'ultima. Pulendo la lastra, si sarà rimosso l'inchiostro superficiale, ma non quello depositato negli incavi ottenuti dalla morsura dell'acido, che sarà trasferito (sotto la pressione di un torchio) sulla carta.

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