martedì 13 aprile 2010

Sanguigna





Il Rosso Fiorentino
Studio per nudo sdraiato
cm 12,6 x 24,4
Londra, British Museum




Il termine "sanguigna" deriva da "sangue", poiché questa "materia" da disegno richiama il colore del sangue: un rosso non squillante ma pieno, nelle matite e negli "stick", dalla persistenza durevole e dalla completa affidabilità evocativa. La sanguigna è una "materia-colore" che, talvolta miscelata a tonalità ocra appena accennate, consente di evidenziare nelle sue stesure una fresca luminosità, ricca di calda fisicità nella fusione tra figura e ambiente, in un contesto disegnativo di intensa, pulsante vitalità. Ricavata dall'ematite (una varietà dell'ossido di ferro), essa ha assunto un ruolo specifico -come strumento e come tecnica- nell'ambito del disegno agli albori del Rinascimento, anche se già in precedenza ne erano note le possibilità di impiego. Oggi si avverte un restringimento del campo di impiego della sanguigna, ma ciò non toglie, tuttavia, che nell'ambito del disegno, tale "materia-colore" dotata di grande fascino, sia in grado di creare vibranti suggestioni.

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