lunedì 12 aprile 2010

Restauro della Tavola lignea " Angelo Annunziante "in collaborazione con lo studio del restauratore Giorgio Gioia



ANGELO ANNUNZIANTE



Supporto
La dimensione totale della tavola prima dell’intervento era 120,5 cm di larghezza per 264 centimetri d’altezza per 0,5 cm circa di spessore.
Il dipinto su tavola raffigurante l’Angelo Annunziante è arrivato senza struttura di rinforzo in quanto precedentemente rimossa.
Il supporto originale presentava deformazioni, ondulazioni, fessurazioni, tagli e spaccature nel legno a causa delle variazioni termoigrometriche.
(Vedere mappatura del degrado della tavola raffigurante l’Annunziata documentazione fotografica digitale).
Leggenda esplicativa delle alterazioni e altri degradi nella tavola dell’Angelo Annunziante
A data 28 di febbraio 2005 la tavola presentava le seguenti alterazioni:
1. Spaccatura centrale. Comprende le dimensioni totali della tavola. L’asse destra si presenta più sollevata che quella sinistra.
2. Spaccatura generalizzata che comprende le dimensioni totali della tavola. Per quanto riguarda ai dislivelli ci riferiamo alla mappatura dei movimenti e andature delle asse.
3. Taglio formato dovuto all’abbassamento delle spaccature della zona centrale. Comprende 120 cm. di
lunghezza. Rispetto all’asse contigua, l’asse di destra si trova in una zona depressa.
4. Taglio di 92,3 centimetri di lunghezza. Presenta spostamenti trasversali.
5. Taglio di 27 centimetri di lunghezza, sollevata a cuspide.
6. Taglio di 36 centimetri di lunghezza, sollevata a cuspide.
7. Taglio di 19,6 centimetri di lunghezza, sollevata a cuspide.
8. Taglio di 9 centimetri di lunghezza, sollevata a cuspide.
9. Taglio di 14,2 centimetri di lunghezza, sollevata a cuspide.

Si è realizzato una mappatura per segnalare i deslivelli e bombate fra le asse.

Strato preparatorio
Lo strato di preparazione è bianco. Realizzato a gesso colla e molto sottile,infatti si vedono a luce radente I segnidella segagione
Lo stato di conservazione di questo strato è pessimo. Lo evidenzia l’enorme quantità di lacune presenti su tutta la superficie. La massima quantità di lacune coinvolgenti anche la pellicola pittorica si estendono in modo eterogeneo su tutta la superficie.
Contrariamente alle altre due opere, non tutte le lacune di strato pittorico della tavola raffigurante l’Angelo Annunziante se ripercuotono agli strati più profondi, quindi possiamo trovare quelle che interessano tutti gli strati(preparazione e strato pittorico) o soltanto lo strato pittorico.
Si sono evidenziate incisioni sulla superficie che corrispondono esattamente al disegno, come nel caso delle piastrelle del pavimento dello sfondo, nella zona in basso. Queste linee di disegno sono state incise direttamente sulla superficie.
Le incisioni come i graffi sparsi sullo strato preparatorio, sono ricoperti di colore, per cui sono stati realizzati prima della realizzazione del dipinto.

Strato pittorico
La tecnica usata è l’olio.
Lo strato pittorico é molto sottile e delicato. E’ stata eseguita una tecnica a velature in forma di sovrapposizione di sottilissimi strati di colore come vediamo nelle ali o nell’incarnato.
Nella tavolozza predominano diverse gradazioni di colori verdi, malve e viole.
La stesura della pennellata è molto liscia e segue le forme del disegno.

Non sono presenti iscrizioni.

Lo stato di conservazione dello strato pittorico è cattivo e presenta sollevamenti localizzati nei seguenti punti:
1. Nelle ali dell’Angelo
2. Punti generalizzati della figura de l’Angelo (vedere mappatura del degrado dello strato pittorico)
3. Parte inferiore della tavola (pavimento), in particolare l’angolo inferiore destra presenta gravi lacune.
4. Le zone contigue alla giuntura delle assi.
5. Piccoli punti sparsi su lo sfondo in modo eterogeneo.
Questi sollevamenti si ripercuotono negli strati più profondi (preparazione).
Contrariamente a come succedeva nelle altre tavole, ci sono dei punti in cui le lacune sono soltanto di strato pittorico, rimanendo a vista la preparazione.

Strati di superficie
La tavola è pervenuta in laboratorio con la pulitura della superficie pittorica effettuata in precedenza.
VerniciRidipinture ed stuccature
Si sono trovato residui di ridipinture realizzate ad olio in determinati punti delle braccia dell’angelo, nelle ali e nella zona del pavimento.






RELAZIONE TECNICA di RESTAURO
Supporto
Verso del supporto
1. Pressatura del supporto nella parte del retro con letto di morsetti
2. Levigatura della superficie del retro del supporto con carta vetro
3. Scanalature in senso longitudinale per permettere l'appianameto e rendere il legno meno sensibile alle variazioni termoigrometriche.
4. Riempimento degli spessori del legno della tavola con appositi inserti di balsa.
5. Incollaggio del legno di balsa di 1 cm di spessore con Bostik con le fibre incrociate lasciando libero tutto il perimetro di 2,5 cm per il successivo incollaggio dei cubi perimetrali.
6. Incollaggio dei cubi in legno di pioppo di 2,5x2,5x 1 cm..
7. Incollaggio del supporto alveolare a nido d'ape (Pannelli compollam: revestimento esterno costituito da un tessuto in fibra di vetro bidirezionale impregnato in resina epossidica trattata in modo ruvido (Peel ply) con struttura interna alveolare in alluminio.
8. Incollaggio dell’impiallaciatura in legno di frassino con Bostik
9 Colorazione del supporto con mordente e rolla di noce imitando la colorazione del legno della tavola
10. Protezione del legno con cera







Recto del supporto
1. Applicazione di pressione e umidità localizzata nella zona bassa sinistra (spaccatura) sullo sfondo per abassare il dislivello fra le asse .

Policromia
1. Svelinatura con soluzione (1:1) di alcool acetone al 4% in idrossi propil cellulose (Klucel)
2. Puliture meccanica dei residui di stuccature e ridipinture dello strato pittorico.
3. Eliminazione delle ridipinture con sverniciatore delicato, meccanicamente e con solvent gel a pH
controlata:
2 g acido citrico
100 ml acqua
10 ml Trietanolammina
3 g. Klucel

Strati di protezione e superficie
4. Verniciatura a pennello con vernice retoucher Lefranc & Bourgeois (glossy) al 50 % in White spirit.
5. Stuccatura a gesso cola (colla di coniglio 1:13) e gesso di bologna (sulfato di calcio)
6. Grattatura a secco (bisturi e rettino di ottone)
7. Ritocco cromatico ad acquarello con tubetti di acquarelli (Winsor & Newton)
8. Rittocco alla vernice con colori a vernice (Maimeri)
9. Verniciatura finale di protezione a spruzzo con Vernice finale lucida e matt (Lefranc & Bourgeois)

Nessun commento:

Posta un commento