giovedì 22 aprile 2010

L’ISCR restaura L’Annunciazione di Caravaggio del Musèe des Beaux Arts di Nancy


Il 16 di Novembre è arrivata a Roma, nei Laboratori di Restauro dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro in via di San Michele, il dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio rappresentante L’Annunciazione, proveniente dal Musée des Beaux Arts di Nancy e è esposto alla Mostra su Caravaggio allestita alle Scuderie del Quirinale da febbraio 2010. In previsione dell’evento, in accordo con la Direzione del Museo, verranno eseguiti approfondimenti scientifici mirati alla conoscenza materiale e conservativa dell’opera e una revisione dell’intervento di restauro già eseguito dall’allora ICR nel 1968-69.

L’opera e la sua storia conservativa...

Il dipinto eseguito negli anni 1608-10, probabilmente nel soggiorno maltese o nel secondo periodo di attività a Napoli, venne donato dal Duca Enrico II di Lorena alla Chiesa Primaziale di Nancy .
Il Lorena era sposato con Margherita Gonzaga e i Gonzaga erano molto vicini al Caravaggio, avevano infatti acquistato la Morte della Vergine, rifiutata da Santa Maria della Scala e fu il cardinal Ferdinando Gonzaga a chiedere al Pontefice la grazia che il pittore ottenne nel 1610, dopo la morte.
Dal 1645 l’opera risulta presente nella Chiesa di Nancy ed ora è esposta nel Museo locale.
Agli inizi del XIX° secolo subì, in Francia, un intervento di trasporto: venne eliminata dal retro la tela originale, sostituita con altra tela e fatta aderire al tergo con bianco di piombo ad olio.
L’operazione probabilmente causò danni tali che la superficie pittorica venne completamente ridipinta. Nell’intervento eseguito presso l’Istituto Centrale per il Restauro nel 1968-69 è stata rimossa la tela ottocentesca ed eseguita una foderatura a colla di pasta, montando il dipinto su di un telaio metallico ad espansione automatica regolabile. Le ridipinture sono state rimosse e si è verificato lo stato di estrema abrasione del colore originale. Sono state eseguite reintegrazioni ad acquerello.

L’intervento di oggi

L’attuale intervento si configura come una revisione e controllo di quello precedentemente effettuato. Lo stato di conservazione dell’opera è infatti discreto, nonostante la fragilità causata dalla sua storia conservativa. La foderatura eseguita nel 1968 e il telaio applicato all’epoca garantiscono ancora un buon tensionamento, l’adesione e coesione del colore sono buoni.
Il problema principale è la non buona leggibilità dell’opera a causa dell’alterazione delle vernici e di alcune reintegrazioni. Sarà quindi eseguita, oltre ad una verifica dei valori di tensionamento e dell’efficienza del telaio, la rimozione delle vernici e dei ritocchi alterati, eseguendo nuovamente, con materiali più stabili, interventi di presentazione estetica.
L’intervento sarà eseguito da Anna Marcone. La Direzione dei Lavori è di Daila Radeglia.

Sull’opera verranno inoltre eseguiti approfondimenti diagnostici per migliorare la conoscenza della sua tecnica di esecuzione:
Radiografia, a cura di P. Moioli e C. Seccaroni (ENEA)
Riflettografia, a cura di F. Aramini e M. Torre (ISCR)
XRF, a cura di G. Sidoti, F. Talarico, G. Vigliano (ISCR)
Revisione delle sezioni stratigrafiche effettuate nel 1968, a cura di G. Sidoti, F. Talarico, G. Vigliano (ISCR)
Monitoraggio del microclima in tutte le fasi del lavoro (partenza, viaggio, permanenza nei laboratori, esposizione in mostra), a cura di E. Giani (ISCR).

Per informazioni:
dr.ssa Barbara Davidde, Sezione promozione e comunicazione.
Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro
Piazza San Francesco di Paola, 9 00184 ROMA.
tel. 06-48896416, fax 06-4815704, e-mail bdavidde.icr@beniculturali.it

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